AZIENDA

 

 

 

 

 

La nostra azienda

Candidaterra è il nome che abbiamo dato alla nostra azienda agricola, in esso è contenuto il nome della Patrona di Ventotene Santa Candida ed inoltre è anche l’aggettivo con il quale vogliamo indicare il sacro rispetto che intendiamo portare verso la terra nello svolgere la nostra attività di viticoltori che bandisce l’utilizzo di pesticidi, insetticidi e prodotti chimici inquinanti di qualsiasi genere, nel pieno rispetto delle norme che disciplinano la Riserva Naturale delle isole di Ventotene e Santo Stefano.

L’azienda nasce nel 2013 con la ferma volontà di far rinascere a Ventotene l’attività di viticoltura che per

secoli ha prodotto eccellenze enologiche e che poi purtroppo è stata abbandonata a causa dello spopolamento dell’isola e della fuga dei giovani dall’agricoltura

I suoi vigneti, al momento, si estendono su una superficie di 2 ettari che, per una piccolissima isola come Ventotene che complessivamente ne sviluppa appena 189, costituisce già una rarità.

Essi sono ubicati su terreni di origine vulcanica nella zona centrale dell’isola a circa 50 metri s.l.m., i filari sono

rivolti a sud per una totale e costante irradiazione solare e le viti sono coltivate secondo il sistema di allevamento Guyot. Candidaterra è un’azienda agricola a carattere familiare che consente a Luigi di curare personalmente l’intero ciclo di produzione: dalla coltivazione del vigneto alla vinificazione, dalla lavorazione in cantina all’imbottigliamento e alla successiva commercializzazione.

LA NOSTRA STORIA

La totale assenza di competenze e di esperienze in tale difficile settore presto si rivelò un ostacolo insormontabile e, nonostante il prezioso sostegno spirituale e materiale di mio padre Modesto, che non è mai venuto a mancare, la strada dell’avventura si presentava sempre in salita e all’orizzonte appariva la produzione di un vino qualsiasi, esito mai desiderato. Improvvisamente, a riprova che la fortuna aiuta gli audaci, è accaduto che il dott. Vincenzo Mercurio, enologo molto apprezzato a livello nazionale, venisse a conoscenza di ciò che stava accadendo a Ventotene e, dopo avermi conosciuto, decise di “adottare” il mio progetto arricchendolo con la sua grande cultura e esperienza nel campo vitivinicolo.

 

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Era consapevole che la particolare natura vulcanica dei terreni e la loro incomparabile esposizione costituiscono elementi rari che garantiscono la produzione di un vino capace di rievocare i fasti passati e che il mio ardore e abnegazione sarebbero stati un adeguato coronamento all’impresa.
Da quel momento tutto è cambiato e ogni azione è stata guidata da questo “genio del vino”, a partire dalla scelta dei vitigni adatti al mio terreno, del sistema d’impianto dei vigneti, della loro esposizione e conduzione fino alla vinificazione e conservazione. Mentre curavo amorevolmente le viti e le vedevo crescere, il dott.Mercurio ha provveduto a far crescere la mia cultura vitivinicola con numerosi seminari, incontri, lezioni e tanto lavoro pratico presso i migliori vigneti e cantine dell’Italia centrale.
Sono stati sei anni durissimi e non riassumibili in poche righe, un periodo purtroppo anche caratterizzato da inevitabili errori di gioventù che solo una forte determinazione riesce a far sopportare. Questa convinzione non è mai venuta meno. Ho dato al mio vino il nome di PANDATARIA che è appunto l’antico nome della nostra amata isola di Ventotene e che significa” dispensatrice di ogni bene”.
La mia famiglia fu anzitutto una delle prime a sbarcare sull’isola a fine Settecento.
Il mio bisnonno si chiamava Giovanni Sportiello e fu uno dei primi Ventotenesi ad avere un veliero in legno con cui trasportava generi alimentari da Napoli a Ventotene e viceversa. Aveva inoltre un terreno in località “Cala Battaglia” dove erano piantate viti e al momento della vendemmia il raccolto veniva portato nelle grotte in località “Calanone” per la trasformazione in vino.
Oggi le stesse grotte le utilizziamo per la conservazione del vino imbottigliato.
Quando arrivava il momento di venderlo infine con la sua barca lo portava ad Ischia e Napoli. 
Arriviamo così velocemente nel 2013, quando ho deciso di intraprendere
una difficile avventura contro ogni ragionevole possibilità di riuscita: creare sull’isola di Ventotene un’azienda agricola vitivinicola, destinata alla produzione non di un semplice vino ma di un vino di eccellenza,
affrontando controcorrente la recente storia di una Popolazione isolana irrimediabilmente in fuga dalla campagna, dopo millenni di agricoltura e viticoltura di altissimo livello.  A quell’epoca io, Luigi Sportiello, avevo 20 anni e da tempo ascoltavo le preoccupazioni di mio padre Modesto per lo spopolamento della  amata isola, causato purtroppo dalla carenza di lavoro durante il lungo periodo invernale. Un’altra situazione che mi colpiva erano i racconti di mio nonno Ercolino sul vino di Ventotene che sin dall’epoca degli Imperatori romani era stato sempre il preferito da chi poteva scegliere il meglio della produzione e che era annoverato tra le eccellenze italiane.
Con questi due semi impiantati nel cuore ho iniziato l’azienda agricola Candidaterra e mi sono gettato a capofitto nell’impresa, forse con il coraggio e l’incoscienza che caratterizzano la giovane età, dedicando ad essa ogni energia e risorsa disponibile.

Nel 2019 il prodotto è stato presentato finalmente nel mondo enologico italiano, ricco da secoli di sacri mostri di eccellenza, ricordo benissimo che le mie ginocchia tremarono fino a quando non giunsero i primi apprezzamenti e complimenti da persone competenti del settore. La produzione del Pandataria è limitata nella quantità a vantaggio della qualità – che resta il mio principale obiettivo – è molto apprezzato come aperitivo e ritenuto perfetto per accompagnare tutte le pietanze a base di pesce, carne bianca o verdure.
Il successo conseguito, oltre a premiare sei anni di totale e intenso impegno, conferma di essere sulla strada giusta e mi sprona a proseguire con nuovi investimenti che consentiranno nel futuro di accrescere e migliorare la produzione, pur rimanendo un “prodotto di nicchia” e rispondendo al carattere familiare della azienda agricola Candidaterra.